Sul numero di settembre del mensile “La Consulenza del Lavoro” di Eutekne, l’avv. Matteo Motroni analizza alcuni importanti problemi correlati ad un improprio utilizzo degli ammortizzatori sociali che alcune imprese possono aver fatto durante il periodo dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus.
Dopo aver brevemente ripercorso la disciplina che regola l’accesso alla cassa integrazione emergenziale con causale COVID-19, con rimando alla disciplina generale contenuta nel Decreto legislativo n° 148/2015, il nostro salary partner esamina le conseguenze dell’illegittimità dell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, sia dal punto di vista risarcitorio sia contributivo.
In particolare, il giuslavorista sottolinea l’importanza della comunicazione di avvio della procedura di informazione e consultazione sindacale; infatti, nel caso in cui vi fossero in questa elementi o indicazioni sufficienti a spiegare le ragioni che hanno suggerito di non applicare il criterio della rotazione o di limitarne l’applicazione a determinate categorie di dipendenti (e sempre che queste ragioni risultino effettive ed apprezzabili secondo buona fede), la condotta del datore di lavoro risulterebbe assai difficilmente censurabile, almeno sotto il profilo del rispetto dei canoni di correttezza e buona fede.